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Del Meglio Del Nostro Meglio Vol. 1


DEL MEGLIO DEL NOSTRO MEGLIO VOL. 1
 

 

BORN TO BE ABRAMO

Elio Elio E-e-e-e-e-elio
Elio e le storie tese. BRI
Elio Elio ... e le storie tese.

Resta cu'mme Signore la sera, resta cu'mme, e avremo la pace.
Famme 'mpazzi', famme pena', la notte mai piu' scendera'

Ti porteremo ai nostri fratelli, ti porteremo lungo le stradeeeeeeee
vita d'a vita mia; nu 'mme'mporta d'o passate,
nu'mme'mporta chi t'avute per le vie del mondo Signor.
Nu'mme'mporta d'o passate nu'mme'mporta chi t'avuto
resta cu'mme, cu'mme.

Abramo non andare non partire non lasciare la tua casa.
Cosa credi di trovar ?
La strada e' sempre quella ma la gente e' differente, ti e' nemica,
Dove credi di arrivar ?
BORN, BORN TO BE ABRAMO, BORN TO BE ABRAMO.
Andate e predicate il mio Vangelo: parola di Jahve'.
Esci dalla tua terra e vai dove ti mostrero'.

Le reti sulla spiaggia abbandonate le han lasciate i pescatori,
son partiti con Gesu'.
La folla che osannava se n'e' andata ma in silenzio e una domanda
sembra ai dodici portar.
BORN, BORN TO BE ABRAMO, BORN TO BE ABRAMO.

Quello che lasci tu lo conosci: il tuo Signore cosa ti da?
Un popolo, la terra e la promessa: parola di Jahve'.

Esci dalla tua terra e vai dove ti mostrero'. Parola di Jahve'
Esci dalla tua terra e vai dove ti mostrero'. Parola di Jahve',
parola di Jahve', parola di Jahve', parola di Jahve'.
La parola di Jahve' e' la parola di Jahve'.
Abramo non andare non andare, non partire non partire,
non sono mica Bhagwan o Sai Baba: io sono Jahve'. 

L'ASTRONUATA PASTICCIONE

C'e' un astronauta pasticcione, si e' fatto addosso la pupu';
ma i membri dell'equipaggio si accorgono, lo sgridano.
Nell sua tuta di amianto c'e' stato un grosso patatrac
e i suoi coleghi spaziali lo buttan giu',
ma lui canta una canzone ironica:
"Scismi bellissimi dentro di me, cellule di materia in putrefazione,
solo scismi bellissimi dentro di me, sostanze tossiche
diffuse per tutto il moderno scafandro.
Emarginato nel cosmo -non ricevo piu'-
emarginato nel blu -may day, may day, s.o.s, help, aiuto-
ho combinato un disastro con la pupu':
sono solo un pasticcione in orbita.
Scismi bellissimi dentro di me, cellule di materia in putrefazione,
solo scismi bellissimi dentro di me, sostanze tossiche
diffuse per tutto il moderno scafandro.
Visioni mistiche della mia generazione: solo spasmi fortissimi
dentro di me, fuori dal mondo, trainato da un cavo
che e' tutto un programma.

Introservi: Lei e' bella dentro, lei e' sensibile;
piu' dolce di uno sfacciottinio di papa' Barzotti.
Cammina a una spanna da terra come un hovercraft d'amore;
io l'accompagno alla mostra del Pinturetto anche se
in realta' preferisco di gran lunga il Tinturicchio,
poi torno a casa e -con un cuscino sulla faccia-
penso a lei ascoltando al buio F.De Gregori e,
dato che lei salutandomi mi ha baciato nelle vicinanze
dell'angolo esterno della bocca, ritengo a ragione
di avere delle possibilita'.
Poi la osservo dalla mia finestra muoversi leggera come
un gavettone di idrogeno in direzione del mio amico
Furio Terzapi,
e infilargli in bocca due metri di lingua, la lingua
dell'amore, ma io -caro diario- sono in una botte di
ferro perche' lei mi ha assicurato che non lo ama.
Anzi, mi dispiace per lui perche' magari poveretto
si fa delle idee.

SERVI DELLA GLEBA

Allora, com'e' andata con la tipa?
Eh, abbastanza bene.
Hai pucciato il biscotto, o almeno hai limonato?
No, ragazzi, non scherziamo.
Lei non e' come tutte le altre.
Bll b b bll parlaci di lei.
Ah, guardate, questa qui e' una tipa
veramente simpaticissima, in gambissima.
Mi ha raccontato delle cose
sulle sue ferie divertentissime,
ma tipo che lei era andata la'
con un sacco di creme dopo sole,
poi ha preso un casino di sole, si e' bruc...
Le hai mostrato il poparuolo?
No, ma ho buone possibilita'.
Allora ci vediamo questa sera?
Una serata fra amici, una chitarra e uno spinello.
Eh, amici, purtroppo no.
Questa sera sono invitato a casa sua per vedere
le diapositive del mare, delle sue ferie
poi subito dopo devo accompagnare i suoi genitori
che devono prendere il treno perche' sono rimasti
senza macchina, l'hanno distrutta, era mia.
Siamo tutti servi della gleba, e abbiamo dentro al cuore una canzone triste.
Servi della gleba a testa alta verso il triangolino che ci esalta.
Niente marijuana ne' pasticche:
noi si assume solo il 2 di picche.
Servi della gleba in una stanza anestetizzati da una stronza,
come dei simbolici Big Jim: schiacci il tasto ed esce lo sfaccimme.
Ehi, guardate un po' chi si rivede.
Hue ciao ragazzi.
Hai la faccia di legno, dove cazzo eri finito?
Ma no, niente, e' che c'ho un esame in ballo
e poi non son stato molto bene.
Dicci cosa hai avuto di preciso.
Mah, mi han detto che ho le papille -eh?- gustative interrotte,no,
poi ho il gomito -cosa?- che fa contatto col piede,
non cammi...ieri, c'e' -prego?- mio padre che e' rimasto chiuso
nell'autolava.. no, no, e' che ho delle storiacce con la tipa...
Ah. Lei ti ha dato il due di picche.
Ma no, che cosa dite? Lei mi e' molto affezionata, solo che
ha delle storie col suo tipo che la rendono infelice,
e siccome a lei ci tengo piu' che a me,
ho parlato al suo ragazzo
e l'ho convinto a ritornare da lei...
Ma non starai mica piangendo?
No, e' che mi e' entrata una bruschetta nell'occhio.
L'occhio spento e il viso di cemento,
lei e' il mio piccione ed io il suo monumento.
Servi della gleba a tutta birra
carichi di ettolitri di sburra;
cuore in fiamme e maschera di ghiaccio,
noi col nostro carico di sfaccio.
Servi della gleba planetaria
schiavi della ghiandola mammaria.
come dei simbolici Big Jimme:
schiacci er tasto ed esce lo sfaccimme.
Lassame canta' 'sto stornelletto.

TAPPARELLA

Brufolazzi, tapparella giu' e poltiglia
piu' ascella purificata:
ti ricordi che meraviglia la festa delle medie?
"Tu non vieni".
Non importa, sai, ci avevo judo.
Ma se serve vi porto i dischi cosi' potrete ballare i lenti,
"Porta pure ma non entri".
Ma perche' siete cosi'? Io che credevo, io che speravo.
Partecipero', mi autoinvitero', dannata feste delle medie.
Mi presento: burp, haha, ciao ragazzi.
Faccio un vento e gli cambio il clima,
temporeggio bevendo spuma.
Chiedo fonzi e mi danno avanzi. Cristo, perche'?
Parapiglia, scatta il gioco della bottiglia.
Se avro' culo potro'
"Tu non giochi"
baciare
"Abbiam fatto le squadre prima"
palpare
"Ma se aspetti fra un po' finiamo"
amare.
Si' va be' pero' poi balliamo,
"Non ci rompere i coglioni".
Sul piatto gira un geghege',
danzo da solo e me ne vanto.
Fantastico zimbello, io.
Non consumero', non deglutiro'
questa amarissima aranciata.
No, invitato no; niente fonzi no;
sul bicchiere no, niente nome ho.
Ballo lento ho, ballo forte no,
la bottiglia no, gioco scopa no.
Amicizia no, cortesia no,
convenienza no, ampio parcheggio no.
Basta!
Questa festa e' insoddisfacente,
ma ne ho un'altra nella mia mente.
Una festa molto particolare
dove saranno invitati tutti:
molti amici, molti nemici e anche Panino.
Forza, Panino.

L'ETERNA LOTTA TRA IL BENE E IL MALE

LA TERRA DEI CACHI

Parcheggi abusivi, applausi abusivi,
villette abusive, abusi sessuali abusivi;
tanta voglia di ricominciare abusiva.
Appalti truccati, trapianti truccati,
motorini truccati che scippano donne truccate;
il visagista delle dive e' truccatissimo.
Papaveri e papi, la donna cannolo,
una lacrima sul visto: Italia si', Italia no.
Italia si', Italia no, Italia bum, la strage impunita.
Puoi dir di si', puoi dir di no, ma questa e' la vita.
Prepariamoci un caffe', non rechiamoci al caffe':
c'e' un commando che ci aspetta per assassinarci un po'.
Commando si', commando no, commando omicida.
Commando pam, commando prapapapam,
ma se c'e' la partita
il commando non ci sta e allo stadio se ne va,
sventolando il bandierone non piu' il sangue scorrera'.
Infetto si'? Infetto no? Quintali di plasma.
Primario si', primario dai, primario fantasma.
Io fantasma non saro', e al tuo plasma dico no;
se dimentichi le pinze fischiettando ti diro':
"Fi fi fi fi fi fi fi fi, ti devo una pinza.
Fi fi fi fi fi fi fi fi, ce l'ho nella panza".
Viva il crogiuolo di pinze, viva il crogiuolo di panze. Eh
Quanti problemi irrisolti, ma un cuore grande cosi'.
Italia si', Italia no, Italia gnamme, se famo du' spaghi.
Italia sob, Italia prot, la terra dei cachi.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo;
un totale di due pizze e l'Italia e' questa qua.
Fufafifi, fufafifi, Italia evviva.
Qui cuccuruqui tututurutui,
Italia perfetta, perepepe' nanainanai.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo;
in totale molto pizzo ma l'Italia non ci sta.
Italia si', Italia no, pipiripipipi.
Italia si' ue', Italia no, cucuquara quapindo.
Uo', ue', ui', hei uoei.
Perche' la terra dei cachi e' la terra dei cachi.No.


PIPPPERO

I umorismo I umorismo kusch umorismo.
Sdreveide! Mismese gatchetene boghers chetegossuve'.
Pretzdavemivi Elio e le Storie Tese. Ha ha ha ha.
Grazie... Grazie al Coro Femminile di Stato
della Radio e Televisione bulgara
che ha portato in Italia finalmente un ballo
a misura d'uomo, piu' umano, piu' vero.
Piu' umano, piu' vero. Un ballo sincero.
E' un ballo sincero. Eh, certo, vista la situazione
internazionale noi abbiamo dovuto promettergli Ramaya,
Ramaya, pero' amici vi assicuro che ne e' valsa la pena.
Diu' diu' diu' diu' diu' diu'. Diu' diu' diu' diu'. Iu'.
Diu' diu' diu' diu' diu' diu', PIPPPERO diu' diu' diu' diu'
diu' diu' Zieoung.
Iu'. Atinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc
tinc tinc tinc tinc tinc. PIPPPERO.
Evviva l'Italia, evviva la Bulgaria
che ci ha fatto dono del PIPPPERO;
ruotiamo le dita e uniamo le falangi,
questo e' il ballo del PIPPPERO;
amici servizi segreti bulgari, non sparate piu' al papa
ma dedicatevi al PIPPPERO. Popolo bulgaro - iu' -.
Popolo italiano. Servizi segreti bulgari e italiani, via.
Sentite come pompa il PIPPPERO. Diu'. Ruotate le dita.
Bene, ora ripetete con me piu' umano piu' vero.
Piu' umano piu' vero. E' un ballo straniero.
E' un ballo straniero. Qui l'atmosfera sa di PIPPPERO.
Qui l'atmosfera sa di PIPPPERO. Se in discuteca balli
u Pippperupipppero. Se in discuteca balli u
Pippperupipppero. Molto bene, ora da sole.
Piu' umano piu' vero. E' un ballo sincero.
E la tua estate sa di PIPPPERO - molto bene -.
Non senti come pompa il PIPPPERO? Pompa.
Pompa. Pompa. Pompa. A tinc etc. Dio bono
come pompa il PIPPPERO. Diu'. Piu' umano, piu' vero.
E' un ballo sincero. A ba ba ba, a ba ba ba.
Piu' umano, piu' vero. State ruotando le dita?
State unendo le falangi? State stringendo
amicizia con persone che hanno il colore
della pelle diverso dal vostro? Bravi.
Ora e' il momento di cantare a squarciagola:
Ramaya, Ramaya, Ramaya rarra'.
Il PIPPPERO e' una ballo che io e te balliamo
se l'amore c'e', e l'amore c'e' se guardi me.
Bugiardo io, bulgaro in te, bugiardi noi,
sperando che l'amore c'e' se ballo in te.
Tu balla in me e saremo okay. Piu' umano, piu' vero.
E' un ballo sincero. Ehi, coro delle voci bulgare,
io posso offrirvi qualcosa di molto meglio di
un semplice Ramaya: potrei darvi Kung fu fighting
di Carl Douglas. Gnacchisna'. Fly robin fly?
Non vi interessa? Gnacchisna'. Voi forse preferite
il meglio dei Tavares? Gnacchisna'. Ali shuffle?
Niente? Gnacchisna'. Disco Inferno? Gnacchisna'.
Qualcosa di Cerrone? Gnacchisna'. Oppure Boney M..
Gna. Tipo Ma Baker, Daddy Cool, Rasputin.
Gnacchisna'. Niente? Disco Duck? No Gnacchisna'.
Gimme Some? Gnacchisna'. Qualcosa degli Oliver
Onions, tipo Sandokan, Orzowei?
Niente? Cuba dei Gibson Brothers, dai.

NUBI DI IERI SUL NOSTRO DOMANI ODIERNO (Abitudinario)

Sono abitudinario, leggo la targhetta sopra l'ascensore
qual e' la capienza, quanti chili porta
poi si apre la porta e non lo so gia' piu'.
Sono abitudinario, e se mi soffio il naso devo controllare
quello che ho prodotto, quanti chili pesa
e se c'e' del pericolo per l'ascensor.
Seduto nella vasca emetto certe bolle che salendo a galla
corron sulla schiena fandomi felice
giunte in superficie non mi piaccion piu'.
Sono abitudinario, non mi giudicate, siete come me.
E adesso un lieto ritornello che non c'entra un cazzo ma che
piace ai giovani
ditemi perche' se la mucca fa mu il merlo non fa me
la nostra vita e' una sciarada
sulle prime sembra xxxxyx, e invece e' zxxyxz.
Ditemi perche' c'e' un dirigibile marrone senza elica e timone dentro me.
Quando c'ho la ragazza faccio la conchetta per sentirmi il fiato,
sto vent'anni in bagno, penso che si chiava,
dopo non si chiava e non mi lavo piu'.
Cerco nelle mie narici una testimonianza delle mie radici,
ma vi trovo un fico e lo dovro' spalmare
sotto qualche banco come in gioventu'.
Questi sono i miei costumi, vendo paralumi, siete come me
E allora una altro ritornello che non c'entra un cazzo,
ma che piace ai giovani
ditemi perche' se la mucca fa mu il merlo non fa me.
-Hi, we are Wayne Jackson and Andrew Love, the Memphis Horns.
Hi, I am the Rararors. Big Trouble. Thank you.-
Ditemi perche' c'e' un dirigibile marrone senza elica e timone dentro me.
Giunto al termine del giorno, cerco fra le coltri un poco di speranza.
Peto in abbondanza, non ho piu' sgomento,
lieto mi addormento ebbro dei miei gas.

BURATTINO SENZA FICHI

Sono un noto burattino che non dice mai la verita'.
Sono un pupo senza picio, ma Geppetto non ci sta.
Soffro tanto senza pistulino, godrei molto con un cazzo.
Ecco che il mi' babbo me lo fa.
Sono un nuovo burattino con il mio legnetto novita'.
Sono ceppo con la ceppa, grazie a Geppo mio papa'.
Se si china la Fata Turchina
sento una forza dentro che neanch'io so come,
ed emetto una specie di fruppe'.
He he, ma, ma.
Struciolo, sento che struciolo.
Se mi vedesse Lucignolo, quanto daffare mi do.
Struciolo, faccio uno scandalo:
uollano uollano uollano, la mia pasta del capitano.
Nel paese dei balocchi godo fama indiscussa di playboy.
La mia casa e' una balena, vi ci invito prima o poi.
Mangiafuoco me lo cago poco, volpe e gatto li ricatto.
Poi mi metto il grillo in culo,
piu' ci penso e piu' mi viene voglia di struciolo,
ragazzi struciolo.
Se mi vedesse Lucignolo coll'espressione da cigno.
Iaculo grazie al pinnacolo: uollano uollano uollano,
vi saluto con l'altra mano
e vado in discoteca.
Struciolo, giu' in disco struciolo,
imperatore nel regno di mille fighe di legno.
Tramano, nell'ombra bramano;
ballano ballano ballano sulla pasta del capitano.
Ue'.

SUPERGIOVANE

E che cazzo ragazzi ma non si puo'.
Ma uno lavora tutto il giorno.
Tira il carrello, vendo la frutta
e poi mi disturbate con questo brem brem brem brem.
Chi e' quel giovanotto indisponente
con la vespa scoppiettante che disturba la mia pubblica
quiete? Chi e'? Vedo un qualchecosa sul giubbotto
poi c'e' scritto che c'e' scritto? Che c'e' scritto?
SG. Che e', Sandro Giacobbe ? Ma chi sei? Impossibile,
c'ha il mantellino, questo come minimo e' un supereroe.
Hai indovinato, matusa.Sono Supergiovane.
Eh, ma ditele prima le cose, no?
Sfreccia impenna, esclama porco dito,
io rimango abbrustolito dalle fiamme espulse
dalla petomarmitta; motociclo o motocarrozzetta,
sgomma, inchioda, va a manetta, fa cagare addosso
i matusa e il governo. Lui li stordisce con le
fiale puzzolenti, poi li subissa di cingomma
nei capelli e li finisce sputazzando il riso
con la penna bic. Mi piace quel ragazzo. Perche'?
Sto diventando forse ricchione? Ma ditemi
in sostanza se c'e' qualcuno che affronti
il governo e i matusa con grinta e simpatica verve
come quel matto di Supergiovane.
Subdolo il governo si avvicina travestito
da piscina traboccante di analcolico biondo.
Un giovane si tuffa nella vasca come un vero
Gianburrasca, ma a contatto con il liquido
esclama: "Vaffancuore. Questo e' il terribile
analcolico moro. Aiuto, Supergiovane!"
Scatta Supergiovane e derapa, soccorrendo
il il l l Capotel il Canopeta il Capotel
il Catop Catoblepa, il Catoblepa. Superdgr e derapa
soccorrendo il Catoblepa, che purtroppo sta
tirando le cuoia.
"Eccomi qua, ragazzo!"
"Addio, Supergiovane. Per me e' finita".
"No!"
"L'analcolico moro e' entrato in circolo".
"Non dire cosi', amico Catoblepa. Ecco, prendi questo!"
"No, ma.. cosa...?" "Ah" "Ah"
"Sssiii" "Ah h h!" "Catoblepa ?! Catoblepa. No! Assassini!
No! Governo bastardo!"
Catoblepa Catoblepa, io ti dono le mie Tepa
per il viaggio che conduce all'aldila'.
Catoblepa, Catoblepa, Catoblepa, Catoblepa, Catoblepa,
tu mio amico morto, io vendicherotti.
"Ed ora, la mia arma finale!"
E Supergiovane da' fuoco a uno spinello col quale
affumica il governo che, all'istante, passa all'uso
di eroina e muore pieno di overdose. Mi piace quel
ragazzo. Perche'? Sto diventando forse ricchione?
Ma ditemi in sostanza se c'e' qualcuno che affronti
il governo e i matusa con grinta e simpatica verve
come quel matto di Supergiovane. Supergiovane.
In un tripudio di miccette il governo esplode
e i suoi brandelli in cielo compongono la scritta
ZIO CANTANTE, che sta a significare lo scorno
dei matusa mentre i giovani limonano felici
esaminando giornali tipo Lando, che ritornano
alla luce dopo un'era di arbitrario oscuramento,
grazie al provvido intervento che opero' quel
sacramento di Supergiovane. Supergiovane salva
il giovane, libera la giovane. Super, super
supergiovane. Cantiamo la nostra gratitudine -
gratitudine gratitudine - a questo raro esempio
di rettitudine perche' siamo una moltitudine.
Super, super, super, super, supergiovane.
E ora cantiamo la nostra longitudine, latitudine,
- latitudine - Cosa c'e' nel mare?
La torpedine. Cosa c'e' in Friuli? Trieste e Udine.
Bravi. Grazie. Prego. Bravo. Grazie. Tenchius.
Tenchius. Fenchius. Fenchius. Tenchius supermuch!
E non e' finita: per festeggiare, offro cocacola
con l'aspirina a tutti, Yeh. E fra dieci minuti
voglio vedervi tutti in acido. E ricordate:
ovunque ci sia un giovane in difficolta', ovunque
ci siano persone, cose, animali, citta', fiumi,
fiori, governi, marche di automobili che cerchino
di limitare la vostra gioventu', la' ci sara' lui
con le sue miccette sempre accese. Perche'
Supergiovane e' allegria piu', Bulgaria piu',
sciatalgia piu' piu' piu'. Fave, fave, fuca, fuca.
Stappa stappa stappa stappa stappa dai.
Stappa stappa stappa stappa stappa dai.
E' allegria, e' Bulgaria, e' sciatalgia.
Siamo forse secchioni? No. Siamo forse matusa? No.
Siamo forse governi? No. Siamo forse checchineris? No.
Siamo forse bulicci? Iarrosi? Buhi? Puppi? Posapiano?
Orecchioni? Mangiatori di fave? Orrendi? Rammendati?
Giuisci? Meiusi? Magutti? Fenderi? Finestrati?
Oietti? Samanettati? Rautiti? Semeiuti?
Aperitaviti? No. Aperitivi? Si.

CARA TI AMO (RISVOLTI PSICOLOGICI NEI RAPPORTI FRA GIOVANI
UOMINI E GIVANI DONNE)

Eravamo fidanzati poi tu mi hai lasciato
senza addurre motivazioni plausibili.
"Non e' vero tu non capisci l'universo femminile,
la mia spiccata sensibilita'
si contrappone al tuo gretto materialismo maschilista".
Ciononostante cara ti amo
"Mi sento confusa".
Cara ti amo.
"Devo stare un po' da sola".
Cara ti amo.
"Esco da una storia di 3 anni con un tipo".
Cara ti amo.
"Non mi voglio sentire legata".
Cara ti amo.
"OK si' dai ragazzi, forza"
T'amo, t'amo. Rimani in casa.
"Voglio essere libera".
Esci allora pure con chi ti pare.
"Non t'interessi mai di quello che faccio".
Vorrei palparti le tette.
"Porco".
Mai ti toccherei neanche con un fiore.
"Finocchio".
Mi drogo, bestemmio, picchio i bambini e specialmente non ti cago.
"Ti amo".
Mi faccio il culo 14 ore di seguito per mantenerti e ti cago.
"E io ti lascio per un tossicomane che non fa niente tutto il giorno,
non trova le motivazioni per andare avanti nella vita pero' lui
continua a vivere e io lo voglio vedere: si' lo amo, no non l amo,
chi se ne importa"
Mi metto il goldone.
"Ho un desiderio di maternita'".
Ho un desiderio di paternita'.
"Mettiti il goldone".
Cara ti amo.
"Mi sento confusa".
Cara ti amo.
"Devo stare un po' da sola".
Cara ti amo.
"Esco da una storia di 3 anni con un tipo".
Cara ti amo.
"Non mi voglio sentire legata".
Cara ti amo.
T'amo, t'amo e t'amero'.
"Canta finche' vuoi caro mio, non mi..."
Rimango in casa.
"Mi opprimi".
Esco.
"Questa casa non e' un albergo".
Ti passo un cubetto di ghiaccio intinto nel pancia sulCointreau
dopodiche' ti scopo bendata.
"Non sono una troia".
E allora in posizione canonica io sopra tu sotto.
"Che palle".
Disse la vacca al mulo.
"Oggi ti puzza il culo".
Disse il mulo alla vacca.
"Ho appena fatto la malta".
Ah, com'e' il rumore della malta? Cara ti amo.
"Mi sento confusa".
Cara ti amo.
"Devo stare un po' da sola".
Cara ti amo.
"Esco da una storia di 3 anni con un tipo".
Cara ti amo.
"Non mi voglio sentire legata".
Cara ti amo.
"No, non piu' a te perche' sei un fuscello, una canna al vento."
E ora uniamo i nostri corpi nell'estasi suprema
che e' propria dell'idillio d'amore.
"No perche' quando avevo 13 anni mio cugino me l'ha fatto vedere..."
Il pene ?
"...E da allora sono traumatizzata, pero' possiamo restare abbracciati
tutta la notte senza fare niente, sara' bellissimo lo stesso".
Te lo metto nel culo.
"Non so cosa voglia dire."
Usciresti con me domani sera?
"Sono un po' stanca e forse ho gia' un altro impegno".
Beh poco male cosi' vedo i miei amici.
"Sono libera".
Mettiamola sul sesso.
"Ho bisogno d'affetto".
Mettiamola sull'affetto.
"Chiaviamo".
Io sono come sono.
"E cerca di cambiare".
Ecco sono cambiato.
"Non sei piu' quello di una volta".
Tu mi appartieni.
"L'utero e' mio".
Eccoti i soldi per la pelliccia.
"Eccoti l'utero".
Evviva l'amore.
Signorina.
E adesso colpo di scena: cara ti odio.

JOHN HOLMES (Una Vita Per Il Cinema)

Quand'ero piccolo tutti mi scherzavano
per le dimensioni del mio pene,
ed io non stavo bene.
Soffrivo le pene per colpa del pene,
ma piu' il problema non si pone:
si' perche' il pene mi da' il pane,
son diventato un grande attore
e benche' schiavo dell'amore,
mi son comprato una moto.
E ora son schiavo della moto,
non faccio piu' moto,
infatti vado solo in moto
ma ora son diventato un mito:
ho rilanciato il film muto
perche' sono muto,
(e se vedrete il filmato
sicuramente converrete con noi
che questa e' verita').

John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.
John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.

Trenta centimetri
di dimensione artistica.
Su di cio' la critica e' concorde
nel ritenermi sudicio.
Perche' non hanno capito,
non parlo perche' son rapito,
e poi in faccia non son mai inquadrato
pero' dal pubblico son venerato,
e ora sono diventato un mito:
ho rilanciato il film muto
perche' sono muto,
e se fossi stato ceco
avrei lanciato il film ceco,
e se fossi stato m
avrei lanciato il film m.
Dicon che faccio film penosi
perche' lavoro col pene.
Insomma il pene mi da' il pane,
il pene mi da' si' la moto,
ma la moto non da' pene
perche' funziona bene.
Si' si' la moto non da' pene
perche' funziona bene.
Freshna, freshna, freshna, freshna, freshna se v'asbeca.

John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.
John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.

ALFIERI

In un mondo che ci e' ostile, rovinato dalla droga
c'e' una stella che riluce, c'e' qualcosa in cui sperare

E' un sentimento antico, puro, semplice ed ambiguo
che principio ed ispirazione, trae dall'uomo del Giappone
trae (dall'uomo del Giappone).

Ciao sono Pasto e reco il basto
del sapere mio che e' vasto. Io abito fra Loreto e Turro
e quando son contento sburro.

Abitavo un tempo a Busto Aarsizio;
Elio mi sorprese dentro a un pasto, che per il mio nome fu nefasto
si' per il mio nome fu nefasto
(pel nome fu nefasto; evviva quel pasto che al nome fu nefasto).

Di lodare non mi stanco, il giorno che ti ho conosciuto.
Suonavo esclusivamente il liuto, ed ero appeso ad un paranco
In me vive l'emozione, di quell'incontro fortunato;
credevo di non goder letizia, e invece ho trovato l'amicizia:
si', ho trovato l'amicizia (trovato l'amicizia! Evviva. Paranco.
Trovata l'amicizia. Letizia. Lodare non mi stanco.
Trovati interessi comuni. Ale'.

Ciao, sono Tanica il tastiere, del maestro indegna spalla;
io corro con le gambe in spalla e mi fa male un po' la spalla.
Dei salumi amo la spalla, degli amici salgo i spalla: la vita
e' una lotta spalla a spalla ma ho trovato in te il Giappone.
Si', ho trovato in te il Giappone (trovato in te il Giappone.
Evviva la spalla: lui mette gambe in spalla, salumi ama la spalla,
maestro indegna spalla, trovata l'amicizia in Elio. Figata!)

Siamo una banda di bastardi al soldo dell'uomo del Giappone.
Stasera ad esempio noi incassiamo e voi ve lo picchiate dentro
il culo.
Alfieri del bel canto; alfieri dell'uomo del Giappone.
Alfieri, semplicemente alfieri, cosi' oggi come ieri.
Si', cosi' oggi come ieri.

SOS EPIDOS

S'annu passau totu s'istivale cantando a boghr manna ais girau,
ma de s'inare chi ais cuntratau bos epent'unu mannu capitale.
A chie est bonu di torranta male, su furisteri est bene cumpensau.
B'at omines fingios, a carota, chi sa ereta ti faente trota.
E nemancu un'assegnu posdatau.

I DEBITI
Lo scorso anno cantando a gran voce avete girato tutto lo stivale,
ma dei soldi pattuiti vi devono ancora una buona fetta di capitale.
Ai buoni e bravi fanno del male, mentre i forestieri sono ricompensati bene.
Esistono uomini falsi, con la maschera, che riescono a far
diventare storta anche la cosa piu' dritta.
E neanche un assegno postdatato.



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